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POVERTÀ ASSOLUTA, ITALIA AI MASSIMI STORICI: SONO 5,6 MILIONI LE PERSONE INTERESSATE

POVERTÀ ASSOLUTA, ITALIA AI MASSIMI STORICI: SONO 5,6 MILIONI LE PERSONE INTERESSATE

La povertà assoluta in Italia tocca 1,9 milioni di famiglie (7,5% del totale) e 5,6 milioni di persone (9,4%), tra cui 1,4 milioni di minori (14,2%). Sono questi i dati del 2021 resi noti ieri dall’Istat che certificano che la povertà assoluta nel nostro Paese, pur essendo stabile, ha raggiunto i massimi storici.

Secondo l’Istituto di statistica la discesa della povertà assoluta, prevista dopo il boom Covid, sarebbe stata impedita dall’inflazione che, con un tasso dell’1,9%, supera i consumi (1,7%). Applicando la stessa proporzione Istat, il 2022 lascia intravedere più ombre che luci visto che con l’inflazione prima al 6% e poi salita a maggio al 6,9% potrebbero esserci 400mila famiglie povere in più per quasi 1 milione di persone.

L’inflazione pesa di più sulle famiglie con redditi molto bassi che hanno una propensione al consumo maggiore rispetto a quelle con redditi medio-alti. E la povertà assoluta si misura proprio sui consumi, vale a dire sulla capacità delle famiglie di far fronte alle spese essenziali e incomprimibili per vivere, dal cibo all’affitto, dalle cure al riscaldamento.

A preoccupare è l’aumento delle famiglie “appena povere”, quelle cioè che si trovano a un passo dalla povertà conclamata, che sono passate dal 7,2% del 2020 al 7,6% del 2021, percentuale che equivale a 312mila famiglie in più per un totale di 715mila persone.

Sempre stando ai numeri certificati dall’Istat, il Reddito di cittadinanza è stato cruciale ad impedire uno scenario peggiore nel biennio 2020-21 infatti, stando alle indagini, osservando che il tasso di povertà del 2019 (primo anno dell’assegno) questo si è ridotto dal 7 al 6,4% raggiungendo i livelli del 2013. È risalito poi col Covid al 7,7% nel 2020 e al 7,5% nel 2021.

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