SICUREZZA SUL LAVORO, I PUNTI DEL NUOVO DECRETO IN ARRIVO LUNEDI’
Salvo modifiche di programma, è convocato per lunedì prossimo il tavolo per l’approvazione del decreto legge più stringente in tema di salute e sicurezza sul lavoro annunciato dal Ministro Calderone poche ore dopo la tragedia nel cantiere di Firenze di venerdì 16 febbraio; approvazione del DL che avverrà non prima dei due incontri che il Ministro ha in programma nella stessa mattinata coi sindacati prima (ore 8.30) e le imprese poi (ore 10). Caporalato, sommerso e subappalti nel mirino delle misure più stringenti annunciate dal Ministro Calderone, ma nessuna istituzione del reato di omicidio sul lavoro e nessuna Procura nazionale per la sicurezza sul lavoro come precisato dal collega alla Giustizia, Carlo Nordio. Secondo quanto trapelato in questi giorni, sarebbero 6 i punti salienti del Decreto al vaglio.
1) Sanzioni amministrative più pesanti in caso di contratti irregolari o lavoro a nero; 2) Le sanzioni su appalti, subappalti e somministrazione illecita di manodopera tornano ad essere di natura penale;
3) Interdizione dagli appalti dai due ai cinque anni per l’impresa artefice di “gravi violazioni” e di “accertate responsabilità penali” in tema di salute e sicurezza sul lavoro;
4) Coordinamento delle Procure;
5) Sospensione e decadenza dai benefici contributivi e fiscali per le imprese colte in fallo;
6) Valutazione di congruità del costo della manodopera in relazione al costo totale dell’appalto.
Oltre alla tragedia di Firenze, a spingere verso la soluzione dell’inasprimento dei controlli hanno inciso anche i numeri dell’informativa dello stesso Ministero in merito alle condizioni riscontrate nel settore dell’edilizia dopo un anno di controlli. Dai 92.658 effettuati in totale nel 2023 (20.755 ispezioni sulla salute e sicurezza), sono state riscontrate irregolarità nel 76,45% dei casi, e nell’85,2% nei cantieri legati al Superbonus. Inoltre, il rimpolpo del numero degli Ispettori del lavoro avvenuto l’anno scorso (circa 850 secondo Calderone, ‘appena’ 662 secondo l’opposizione che, tra l’altro, ne attribuisce l’assunzione al concorso fatto ai tempi di Draghi-Orlando) favorirà un aumento degli stessi controlli del 40%, che saliranno dai 92.658 del 2023 agli oltre 100.000 di quest’anno.