Lavoro & Crescita

OCCUPAZIONE FEMMINILE, I DATI ISTAT DEL 2023

OCCUPAZIONE FEMMINILE, I DATI ISTAT DEL 2023

Avanti sì ma a rilento e con non poche disparità territoriali. E’ quanto emerge dal Rapporto Istat sull’occupazione femminile nel nostro Paese nel 2023. Se il numero delle occupate è salito a 10,095 milioni (così come il dato dell’incidenza sugli occupati, dal 39,4% al 42,2%), l’Italia resta distante dalla media in essere UE, dove l’incidenza delle occupate sul totale dei lavoratori è attestata al 46,3%. Ciò che è diminuito in un quadriennio appena complice anche il calo demografico di questi ultimi anni) è il numero delle donne in età lavorativa fra i 15 e i 64 anni visto che siamo passati dai 19,1 milioni di occupate del 2019 ai 18,6 dell’anno scorso (455.000 in meno). Le regioni in cui si è registrato un passo in avanti più notevole sono risultate il Veneto (+5,5%), la Puglia (+5,9%), la Sicilia (+6,6) e, prima tra tutte, l’Abbruzzo con una percentuale del 8,8%. Non tradiscano però i miglioramenti registrati nelle due regioni del Meridione, perchè in quanto ad incidenza delle lavoratrici sul numero delle donne occupate tra i 15 e i 64 anni il divario tra Centro e Nord da una parte e Sud dall’altra è ancora considerevole. In tal senso è risultato infatti che le regioni del Centro-Nord si sono posizionate tutte al di sopra del tasso medio italiano di occupazione femminile (col Trentino Alto Adige che col suo 66,2% ha riportato il tasso addirittura in linea con la media UE), mentre Calabria, Sicilia e Campania sono sprofondate al 30%.

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