ASSEGNO UNICO, 1 MILIONE DI FAMIGLIE NON HANNO FATTO DOMANDA

Sono 1 milione le famiglie che, pur avendone diritto, non hanno ancora chiesto l’assegno unico e universale, la riforma varata dal Governo Draghi e in atto da marzo 2022 che prevede un sostegno economico per i nuclei familiari con figli.

I numeri sulle domande inviate e le criticità segnalate testimoniano che la strada da fare per rendere l’assegno nel vero senso della parola ‘universale’ è ancora lunga.

Finora sono stati erogati circa 5,6 miliardi di euro e le famiglie raggiunte dall’ultima tranche di pagamenti rilevata dall’Inps, quella di giugno, sono state circa 4,6 milioni, il 90% di quelle che hanno presentato domanda entro fine maggio. Le altre sono istanze ancora in istruttoria, che riscontrano problematiche sulle coordinate bancarie o che si sovrappongono a pratiche inviate per il Rdc da membri dello stesso nucleo familiare.

Fino al 15 luglio scorso avevano fatto domanda 5,63 milioni di famiglie, circa 1 milione in meno rispetto alle stime iniziali di 7,1 milioni aventi diritto. Secondo le ipotesi qualcuno potrebbe non aver fatto richiesta per mancanza di strumenti o per carenza di informazione. Lo stesso premier Draghi ha definito la riforma come «una straordinaria decisione che ha avuto relativamente poca attenzione dai media».

Stando a queste cifre c’è un ampio risparmio rispetto ai fondi stanziati, alimentato anche dal fatto che una famiglia beneficiaria su 5 non ha presentato l’Isee e ha quindi diritto alla sola quota minima. Con la crisi di Governo resta inoltre in stand by la discussione sull’indicatore della situazione economica in base al quale è calcolato l’assegno, discussione avviata in seguito alla volontà di alcuni partiti di “pesare” meno la prima casa oppure di rendere meno incisivo il peso del patrimonio.