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Indice demografico: italiani soli e sempre meno

Indice demografico: italiani soli e sempre meno

Sempre meno e più soli.

Non è certo una di quelle fotografie da conservare nell’album dei ricordi ma questo è purtroppo il quadro che ci forniscono le ultime rilevazioni Istat sul fronte della natalità in Italia.
Relativi al 2024, i dati mettono in luce il calo della popolazione a 58 milioni 934.000 unità, il numero di decessi balzato in testa a quello delle nascite (651.000 contro 370.000) e quello degli over 80 superiore ai bambini under 10.

I motivi? Almeno tre: la bassa fecondità, il posticipo della genitorialità, l’instabilità coniugale.

Per quanto riguarda la prima, dal 2008 a oggi l’Istat ha rilevato la riduzione di 2,5 milioni di donne in età feconda (15-49 anni); per quanto riguarda la seconda, è emerso che l’età media in cui si dà al mondo il primo figlio è schizzata dai 25,9 anni del Sessanta, ai 30,9 dell’Ottanta (con un rimarco ancora maggiore in quelle piu giovani); in ultimo l’instabilità coniugale, coi matrimoni in netto calo negli ultimi quarant’anni, col 2023 tra le annate peggiori visto che sono stati celebrati 184.000 matrimoni.

Il rapporto dell’Istituto registra inoltre l’aumento delle persone che vivono sole (in particolar modo gli over 75) e quello dei giovani di età compresa tra 18 e 34 anni che, per motivazioni legate alla mancata indipendenza economica, continua a vivere in casa coi genitori nel 63,3% dei casi, posticipando quindi il distacco.

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